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Mappa del territorio in età medievale
Claterna – Ulzianum – Ozzano. Ozzano dell’Emilia nel medioevo
Il progetto
Nella primavera 2019, il Museo della Città Romana di Claterna e l’Istituto Comprensivo di Ozzano dell’Emilia hanno partecipato in copartenariato al bando “Io Amo i Beni Culturali” della Regione Emilia Romagna, presentando un progetto didattico per lo studio del territorio ozzanese durante l’età medievale. Il progetto è stato finanziato dall’Istituto Beni Culturali della Regione e, negli anni scolastici 2019-2021, nonostante le difficoltà intervenute in corso d’opera per l’emergenza sanitaria e i riaggiustamenti che è stato necessario apportare per poter lavorare anche a distanza, il progetto è stato intrapreso e portato avanti, coinvolgendo le classi quinte della scuola primaria e le classi prime e seconde della scuola secondaria di primo grado.
L’enorme lavoro fatto dagli studenti si è concretizzato in un prodotto digitale che oggi accompagna il visitatore del Museo, sia in presenza sia a distanza, a conoscere non solo la città romana di Claterna, alla quale il Museo è dedicato, ma anche la ricca storia del suo territorio. Questo prodotto si articola in tre momenti: la vita quotidiana nella città di Claterna, animata dai disegni degli studenti di quinta elementare; la mappa del territorio, sceneggiata dalle schede redatte dagli studenti di prima media; la galleria delle carte storiche, animata dalle spiegazioni degli studenti di seconda media.
Tutto questo non vuole essere esaustivo della ricchezza storica di Ozzano dell’Emilia: vuole essere un invito a scoprirla e a osservarla anche passeggiando fra colli e torrenti.
Scarica qui il documento “Carte di Storia”.
La Città di Claterna
Claterna è stata la principale realtà insediativa dell’ozzanese durante tutta l’età romana; il suo abbandono agli inizi del medioevo (VI secolo d.C.) ha accompagnato una serie di trasformazioni che hanno profondamente modificato il popolamento locale. Questo territorio ha espresso tutte le tipologie di insediamento note per l’età medievale ed era organizzato sia in quanto realtà civile (curiae) sia in quanto realtà religiosa (plebanati). Ampie porzioni del territorio ozzanese, sia di collina sia di pianura, nell’alto medioevo erano interessate dalla presenza delle masse, grandi proprietà rurali che presto scompaiono dai documenti scritti per lasciare spazio ad una frammentazione di tipi di insediamento nata per rispondere alle nuove esigenze che la cultura medievale ha elaborato: chiese con diversa funzione (pievi e parrocchie), monasteri e abbazie, ospitali; villaggi e castelli.
I due plebanati, in collina pieve di Pastino e in pianura pieve di Claterna, diventarono nel tardo medioevo un’unica realtà, ma lasciarono vitali le strutture locali a gestione religiosa, come gli ospitali, destinate all’accoglienza e assistenza di viaggiatori e bisognosi; numerose parrocchie si spingevano in ogni punto del territorio per arrivare vicino ai bisogni di tutti e i monasteri di Settefonti e Monte Armato hanno rappresentato realtà economiche importantissime anche al di fuori dei confini locali. È a una delle badesse di Settefonti, Lucia, che ancora oggi è dedicata la più famosa sagra ozzanese.
La tendenza alla gerarchizzazione degli insediamenti, che fu sicuramente più precoce nella sfera religiosa, dal tardo medioevo diventò evidente anche in quella civile, quando il castello di S. Pietro di Ozzano emerse in quanto realtà politica di rilievo attraverso i nobiles viri che lo abitavano; ma la diffusione del popolamento è evidente se si conta il grande numero di curiae che viene registrato negli elenchi fiscali e che hanno lasciato tracce anche nei toponimi, spesso notissimi (Clagnano, Septefonti, Ulziani, Montisarmati).
CREDITI. Le fonti cartografiche storiche e le immagini di Claterna, inserite negli elaborati, sono pubblicate su autorizzazione dei seguenti Enti:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara;
riproduzione vietata a scopo di lucro, anche indiretto (www.archeobologna.beniculturali.it)
Disegni da Claterna; Mappa del Territorio, scheda “Claterna”.
Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Archivio di Stato di Bologna;
riproduzione vietata a scopo di lucro, anche indiretto (as-bo@beniculturali.it)
Carte di Storia, schede nn. 2, 3 e 5; Mappa del Territorio, scheda “Massa delle Rapi”
Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio di Bologna (archiginnasio@comune.bologna.it)
Mappa del Territorio, schede “S. Maria della Quaderna”, “S. Stefano in Claterna”, “Claterna”, “S. Andrea”, “S. Pietro di Ozzano”, “Pastino”, “Ciagnano”, “S. Cristoforo”
Regione Emilia-Romagna, Geoportale (https://servizimoka.regione.emilia-romagna.it/mokaApp/apps/CST1H5/index.html)
Carte di Storia, scheda n. 4; Mappa del Territorio, schede “Monastero di Settefonti”, “S. Maria di Settefonti”, “Abbazia di Monte Armato”
Istituto Geografico Militare (www.igmi.org)
Carte di Storia, scheda n. 1: Dai tipi dell’Istituto Geografico Militare, autorizzazione n. 7072 del 26.02.2021
Gruppo per la Valorizzazione dei Beni Culturali della Valle del Sillaro di Castel San Pietro Terme (Bo)
Carte di Storia, scheda n. 6